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UNA TRADIZIONE TUTTA FEMMINILE

  • Immagine del redattore: Sara
    Sara
  • 19 nov 2023
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 27 nov 2023

CURIOSITÀ BALSAMICHE
Oggi parleremo dello stretto rapporto che, fin dall'antichità, lega la figura femminile alla produzione dell'Aceto Balsamico di Modena.

Si dice che quella dell'Aceto Balsamico sia una tradizione tutta al femminile, ma per quale motivo?


Innanzitutto sono giunte fino a noi numerose testimonianze che dimostrano questa propensione femminile verso l'Aceto. Come la ricetta del "brodetto spartano" piatto tipico che veniva servito quotidianamente dalle donne spartane, considerato un toccasana per la mente e il corpo e che consisteva in carne pestata, salata e condita con abbondante Aceto. Lo stesso Aceto che le donne spartane usavano per detergere le ferite degli uomini al ritorno dalle incesasnti guerre di quegli anni. Oppure quella di Caterina De Medici, che nel suo ricettario descriveva "un infuso dalle proprietà miracolose contro il mal di denti" il cui ingrediente principale era appunto l'Aceto, decantandone le proprietà lenitive e disinfettanti.


Inoltre esiste una terminologia molto specifica legata alla produzione del Balsamico e alla conduzione dell'Acetaia, che fa riferimento alla figura femminile. Ritroviamo termini come la "madre" dell'Aceto, fulcro del processo di acetificazione del Balsamico o la "botte madre" o "badessa" responsabile delle prime trasformazioni del mosto cotto.


Ma la tradizione più singolare che lega le donne emiliane e l'Aceto Balsamico è forse quella che riguarda le figlie femmine. In passato, alla nascita di una figlia femmina veniva allestita una nuova batteria che, anni dopo, diventava la dote che la sposa portava in matrimonio. Una dote molto ricca, se consideriamo il valore del Balsamico e il suo frequente utilizzo nelle famiglie modenesi e non solo. Una tradizione che in parte esiste ancora oggi. Perchè per le famiglie modenesi la nascita di un bambino o di una bambina è sempre un buon motivo per allestire una nuova batteria di Balsamico.


Possiamo concludere affermando che è anche grazie alla perseveranza e alla cura delle donne emiliane se tutti i segreti del buon Balsamico di Modena sono arrivati, sani e salvi, fino a noi.





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